In sintesi le tipologie di titoli sociali in relazione alle aree di intervento e agli strumenti da utilizzare per la presentazione delle domande:

Per accedere alle risorse del FNPS  è necessario presentare domanda per il tramite dei Servizi Sociali Comunali ad Azienda Sociale del Cremonese sull’apposito Modulo.

Ad ogni misura corrisponde un’apposito modulo di richiesta del contributo economico.

Le domande dovranno pervenire almeno 3 giorni prima della data di Commissione Titoli Sociali composta dai referenti tecnici individuati da ASC.
Alla Commissione spettano i compiti di verifica della completezza delle domande presentate e di convalida del contributo economico richiesto per la realizzazione del progetto sociale individualizzato.

Membri della Commissione

• Ass. Soc. Manuela Gaudiello m.gaudiello@aziendasocialecr.it
• Ass. Soc. Chiara Donelli c.donellii@aziendasocialecr.it
• Ass. Soc. Katia Di Filippo k.difilippo@aziendasocialecr.it
• Ass. Soc. Silvia Mondina s.mondina@aziendasocialecr.it
• Edu. Anna Priori a.priori@aziendasocialecr.it

Le date delle commissioni saranno calendarizzate e comunicate ai Servizi Sociali dell’AT dei Comuni dell’Ambito.

La richiesta e la finalizzazione dei Patti Sociali competono esclusivamente all’Assistente Sociale di riferimento che, rilevato il bisogno, è chiamato a definire uno specifico progetto sociale, contenente informazioni di carattere anagrafico, sociale ed economico, in accordo con il beneficiario dell’azione per la gestione di situazioni contraddistinte da particolare gravità e tipicità sociale.

L’Azienda Sociale del Cremonese procederà alla formulazione delle graduatorie ed alla validazione dei progetti sociali secondo il calendario da definire congiuntamente alle Aggregazioni Territoriali.

I Progetti prevedono la compartecipazione del Comune pari ad almeno il 10% del costo complessivo del progetto; la quota di compartecipazione aumenta al 20% per le ARS.

Non è indispensabile, invece, la compartecipazione del Comune per i progetti di Comunità.

Il Patto Sociale, e nello specifico il progetto personalizzato, deve soprattutto avere carattere preventivo e si propone come strumento atto a cogliere le fragilità sociali con un approccio generativo, teso a evitare una presa in carico massiccia da parte dei servizi del territorio ed un acuirsi degli elementi di fragilità.

Nella definizione del progetto sociale dovranno essere indicati:

• il bisogno preminente al quale si intende rispondere;
• l’obiettivo prioritario che si intende raggiungere;
• l’ambito di applicazione per cui si richiede l’utilizzo del Patto sociale specificando l’intervento che si intende attivare e descrivendo i risultati che si intendono conseguire nel breve e medio/lungo termine.

I progetti approvati ma non finanziati per insufficienza di fondi verranno approvati successivamente alla sospensione o revoca dei progetti già finanziati.

È possibile ripresentare richiesta di proroga qualora, alla scadenza del precedente progetto, dovesse permanere la condizione di bisogno senza superare la soglia massima finanziabile prevista per l’annualità in corso come da tabella precedentemente riportata.

L’entità del contributo economico da richiedere attraverso i Patti Sociali è variabile in relazione all’utilizzo, e comunque fissata in un importo massimo di € 3.000,00 per progetti individualizzati e in un importo massimo di € 5.000,00 per progetti di comunità, da richiedersi una tantum nell’arco dell’anno (inteso 12 mesi).

Saranno finanziati progetti sino al raggiungimento delle risorse assegnate.

Per informazioni: